"L'evoluzione del Teatro Musicale di Lèos Janáčeck"


ELENA MAIULLARI


Dopo una prima conoscenza della produzione teatrale di Janáček, sono rimasta stupita dalla varietà dei soggetti affrontati all’interno di uno stesso genere, che spazia da quello epico a quello tragico, da quello naturalistico a quello avventuroso, e perfino da quello fantastico a quello surrealista. Pochi altri compositori, se non pochissimi, hanno allargato i propri interessi a così diversi generi letterari, fino ad attingere a testi e personaggi dalla più disparata fisionomia. Se molti sono gli autori che hanno affrontato con disinvoltura soggetti tragici ed epici, solo alcuni hanno trattato sia quelli drammatici che quelli ironici, ma decisamente pochi hanno saputo produrre capolavori tanto da libretti tragici che da quelli fantastici. La cosa appare ancora più straordinaria se si constata che ciascuna opera di Janáček ha rappresentato il primo tentativo per ciascuno dei diversi generi letterari citati; da ogni nuovo soggetto quindi è scaturita un’opera che, oltre ad essere un capolavoro, è stata anche un’opera prima nel suo genere!

Dando un semplice sguardo al catalogo delle opere teatrali di Janáček si resta stupiti da quanto diversi tra loro siano i soggetti presi in considerazione; basta citare solo i titoli delle opere più note per dimostrarlo: Sarka, Jenůfa, Anna Karenina, I viaggi del Signor Broucek, Katia Kabanova, La Volpe Astuta, l’Affare Macropulos, Da una Casa di Morti.

Il presente studio tenta di indagare sugli esiti di tanta straordinaria fertilità, osservando innanzitutto il linguaggio musicale delle partiture, e poi soffermandosi sui testi da cui sono scaturite. La lettura della partitura è infatti il primo indispensabile passo per comprendere il linguaggio dell’autore, per osservarne l’impianto armonico, il trattamento melodico, l’andamento agogico, metrico e ritmico, parlando solo delle parti strumentali; se ci si estende anche alle parti vocali inoltre si possono rilevare anche dati sullo stile del canto, sul suo andamento ritmico, sulle successioni intervallari, sul fraseggio, ecc.

Tutte le caratteristiche riscontrabili da un’attenta osservazione della scrittura orchestrale, vanno a definire uno stile preciso e personale, il cui confronto con altre partiture dello stesso genere contribuisce a disegnare uno stilema caratteristico dell’autore; se poi il confronto si allarga allo studio di opere di diverso soggetto scritte in epoche successiva, si arriva a tracciare una linea evolutiva del suo linguaggio musicale.

Le mie intenzioni sono quelle di compiere questo percorso, per osservare lo sviluppo del geniale linguaggio musicale di Janáček attraverso i diversi soggetti affrontati nelle sue opere teatrali, e distinguere così gli aspetti che sono rimasti uguali da quelli che sono cambiati, le similitudini stilistiche dalle differenze significative, per cogliere la linea evolutiva all’interno del suo eterogeneo percorso creativo. Per raggiungere questo scopo mi sono posta un punto di partenza, uno centrale e uno finale di osservazione, prendendo tre opere significative di altrettanti soggetti, pur consapevole della necessità di leggere tutte le partiture intermedie per un lavoro veramente esaustivo. Ho quindi ritenuto opportuno soffermarmi sulle seguenti opere: Jenůfa, capolavoro del genere tragico, La Volpe Astuta, singolare ma riuscitissimo esempio di soggetto naturalistico, e L’Affare Makropulos, appassionante opera tratta da una novella fantascientifica.

Il mio metodo di indagine parte dalla lettura della partitura, dall’ascolto e dalla lettura dei rispettivi libretti, per estrapolare delle osservazione divise per ambiti: nel primo capitolo tratterò dell’impianto armonico, della collocazione delle idee motiviche e della maniera di disporle all’interno dei campi tonali; nel secondo capitolo illustrerò le caratteristiche del canto, sia osservando l’andamento melodico che il suo rapporto con le parti strumentali; nel terzo capitolo infine mi soffermerò sull’aspetto agogico, metrico e ritmico, rilevando come la successione dei tempi costituisca l’ossatura di una struttura musicale quanto mai complessa e articolata.

Non indagherò, se non per sommi capi, sulle ragioni che presiedono determinate scelte musicali, perché questo esula dagli scopi del presente studio ed entra in un approccio analitico che qui ho solo sfiorato e per cui dovrei pormi in maniera più approfondita davanti alla partitura, estrapolandone meccanismi di stesura e descrivendone tecniche compositive.

Sperando di non travisare molto i risultati della mia ricerca a causa della parzialità delle fonti, vorrei iniziare la mia esposizione con la convinzione che questo sia solo il punto di partenza per osservare la straordinaria evoluzione di un linguaggio musicale che, personalmente, trovo affascinante e coinvolgente, diversificato e intrigante, immediato e complesso allo stesso tempo.


                   






 

EDITORE: M.A.P. Editions S.r.l.

COLLANA: M.A.P. Sapientia

N. CATALOGO: MS-2012/16

SUPPORTO: CARTACEO

N. PAG: 31

ISBN: 978-8-8908882-6-7

ANNO: 2016

 




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